Nato a Varese, laureato in Giurisprudenza all’Università di Milano, professione, regista teatrale. Il teatro c’entra con tutto: con la vita, l’amore e, persino, la tesi, che ha svolto sull’Antigone di Sofocle. Un percorso costellato d’incontri e grandi maestri: da Lucilla Morlacchi a Gabriele Lavia, ma soprattutto Piera Degli Esposti: «Rimini, agosto, spiaggia gremita. La vedo e tento un approccio. Dico che vorrei fare l’attore. “Bene”, risponde. “Fammi vedere”. Tra freesbee e bikini, attacco un pezzo dell’Amleto…». È l’inizio di un’intensa amicizia. Oggi, Andrea è fra i più giovani registi d’Italia: con Mela di Dacia Maraini vince una borsa dell’Accademia dei Filodrammatici, mentre l’ultimo lavoro, La bottega dell’orefice di Karol Wojtyla, è in tour nazionale con tappa in Vaticano.
Ovvero la più significativa manifestazione di settore in Italia dedicata all’orientamento universitario, formativo e professionale post-diploma e post laurea.